Ritengo doveroso dare spazio al collega Carlo
Monguzzi che ha scritto questa lettera che non necessita di commenti.
Lettera aperta a tutti
i quotidiani Nazionali
Cari Direttori
Ho letto la vostra
lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti. Con
delle buone probabilità, vista la pubblicazione sui vostri autorevoli
quotidiani, non potrà sottrarsi dal leggerla. Quella che gli ho inviato io, si
è persa strada facendo.
Pertanto non sarà in grado di avere un'ulteriore conferma
che 35.000 rivendite di quotidiani e periodici in tutta Italia sono sull'orlo
del disastro. Non domani, oggi. Certo sarebbe bastato un minimo accenno nella
vostra lettera aperta, per far capire che esistiamo anche noi e che siamo parte
di voi. E sì perché le notizie che i vostri giornalisti scrivono, che voi
pubblicate e che distribuite, noi le vendiamo. Pertanto non dovremmo essere
così … invisibili.
Leggo oggi Domenica 11
Dicembre che c'è anche la Fnsi in agitazione. La stessa esprime solidarietà
alle vostre richieste. Editori, Direttori, Giornalisti, Stampatori.
Siete tanti. O dovremmo dire,siamo tanti?
Quando voi
dissentite,cioè scioperate, noi siamo sul posto di lavoro. Voi direte <<
adesso questo ci parla di soldi…>> Sono tentato. Mi limiterò a dirvi che
la stragrande maggioranza di noi, si affanna per stipendi modesti,
dettati da un'attività mal retribuita. Mi limiterò a dirvi che abbiamo un
Accordo che ci impone di stare aperti anche se voi non ci fate arrivare i
quotidiani. Si chiama parità di trattamento. Belle parole, ma i fatti
sono un'altra cosa. Cosa aspettiamo – insieme – a favorire il cambiamento? Voi
annunciate lo sciopero, noi ve lo sosteniamo. Voi raggiungete la meta e noi per
lo sciopero ci prendiamo un sacco di volgarità. E noi spieghiamo, argomentiamo
le vostre ragioni, parliamo di libertà di espressione, di importanza
della funzione della stampa. La vostra funzione. E noi?
Questo non è un
lamento, ne tanto meno una protesta. Ma l'angoscia di uomini e donne, che
attraverso la loro operosità, cercano di affermare un'identità. Siamo
gente che cerca di sopravvivere e non di sparire nell' oscurità
silenziosa di quest'ultima finanziaria.
Cordialmente
Carlo Monguzzi
Componente Giunta
Snag- Confcommercio (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai)
ma anzitutto
edicolante.
Nessun commento:
Posta un commento