Com’è noto, il nostro distributore locale ha interrotto la
fornitura di giornali ad alcune edicole perché, a suo dire, antieconomiche.
E’ di questi giorni la notizia che il medesimo DL
(contrariamente a quanto fatto finora) ha prontamente attivato la fornitura di
giornali a un punto vendita non esclusivo – un bar/tabacchi sito in Lucca, Via
Pisana – malgrado lo stesso disti 300 metri dalla rivendita di Viale Puccini,
300 metri dalla rivendita di Via San Donato, 400 metri dalla rivendita di Viale
Luporini e 800 metri da altra rivendita sulla Via Pisana.
Si sussurra che il nuovo punto vendita non esclusivo corrisponda
al DL un consistente contributo (per spese di trasporto? di gestione? di … non so che) per cui non ha importanza se
il rapporto sarà antieconomico; al distributore interessa solo incamerare il balzello
a fronte di costi, vista l’ubicazione del p.v., praticamente inesistenti.
Questo, per i pochi che non l’hanno ancora capito, significa
che l’asserita antieconomicità delle rivendite sospese è soltanto una forzatura
per costringerle al pagamento di costi non dovuti.
Tutto ciò grazie a un Parlamento e a un Governo che non
decidono, a una FIEG da tempo evanescente e rammollita, a Editori sideralmente
lontani dalle edicole, al regime di monopolio in cui operano i distributori
locali.
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