lunedì 21 febbraio 2011

LA LETTERA

Riporto, senza aggiungere alcun commento poiché assolutamente superfluo, quanto ho trovato su http://giornalaio.wordpress.com/ in merito a una evidente anomalia che danneggia pesantemente il nostro settore:

sabato 12 febbraio 2011

COMUNICAZIONI IN BOLLA

Con sempre maggiore frequenza leggiamo sulle bolle di consegna comunicazioni di questo tenore:


“Vi comunichiamo che l’editore ha diminuito la fornitura di …. Quindi non abbiamo potuto provvedere ad esaudire le vostre richieste.”

“Vi comunichiamo che a causa della tiratura ridotta stabilita dall’editore non è possibile tenere conto delle vostre prenotazioni”.

Parafrasando un noto conduttore televisivo di tanti anni fa, una domanda sorge spontanea: “A cosa servono gli addetti agli uffici marketing se, con ripetitività intollerabile, non sono in grado di programmare la tiratura di una pubblicazione tale da soddisfare le esigenze di un mercato che dovrebbero conoscere meglio delle loro tasche?”
Provocatoriamente suggerisco agli editori la chiusura di questi inutili uffici e la destinazione dei soldi risparmiati a una vera informatizzazione della rete di vendita che darebbe risultati sicuramente migliori.

Ancora più strabiliante la comunicazione apparsa sulla bolla di questa mattina:

STAMANI E' USCITO UN NUOVO COLLATERALE DE "IL SOLE24 ORE " DAL TITOLO "GRANDI RELIGIONI" . VI COMUNICHIAMO CHE COME PER"AZIENDA FACILE” DOBBIAMO DISTRIBUIRE LA PUBBLICAZIONE SU UN NUMERO RISTRETTO DI RIVENDITE SEGNALATE ESCLUSIVAMENTE DALL'EDITORE E NON SU ALTRE RIVENDITE. CI RAMMARICHIAMO PER QUESTO DISGUIDO NON DIPENDENTE DALLA NOSTRA VOLONTÀ.

Come è stata effettuata questa scelta? In base alla vicinanza dell’edicola a chiese e conventi per le “Grandi Religioni” o a uffici e industrie per “Azienda Facile”? Oppure tenendo conto della simpatia (se maschio) o all’avvenenza (se femmina) dell’edicolante? O, ancora, con un occhio di riguardo per le rivendite ad alto reddito? Sicuramente – non è pensabile che l’editore conosca le esigenze diffusionali dei singoli punti di vendita - non si sarà tenuto conto di eventuali prenotazioni degli edicolanti preferendo come parametro il numero delle copie mediamente vendute del quotidiano.
Così facendo si è completamente ignorata la professionalità, la capacità, l’impegno di tanti rivenditori dichiarati “indegni” di far parte di un “listino” di eletti. Anzi, di nominati.

mercoledì 9 febbraio 2011

LA CISL DISDETTA L’ACCORDO NAZIONALE

Come si legge nella circolare riprodotta, la FELsa CISL Giornalai e Tabaccai ha dichiarato di disdettare l’Accordo Nazionale.

Premesso che ognuno è libero di decidere cosa vuole, non posso non evidenziare che quanto meno tale scelta poteva essere preannunciata alle altre Organizzazioni Sindacali di categoria firmatarie dell’Accordo stesso.

Per rispetto e per educazione.