sabato 15 dicembre 2012

MARAMALDI

Il Governo e i Parlamentari, sicuramente pressati dagli editori, hanno deciso, visto l'approssimarsi delle festività, di fare un bel regalo a tutti i rivenditori di giornali.
Zitti zitti hanno infilato nel calderone delle misure urgenti per la crescita del Paese (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179) il seguente comma che va a modificare quanto stabilito dal famoso articolo 39:


41. La lettera d-ter) del comma 1 dell’articolo 5 della legge 24
aprile 2001, n. 170, è sostituita dalla seguente:
« d-ter) gli edicolanti possono praticare sconti sulla merce venduta
e defalcare il valore del materiale fornito in conto vendita e restituito,
nel rispetto del periodo di permanenza in vendita stabilito dall’editore,
a compensazione delle successive anticipazioni al distributore ».

A prima vista sembra quasi uguale ma la "frasetta" aggiunta (nel rispetto del periodo di permanenza in vendita stabilito dall’editore) stravolge completamente il principio che aveva ispirato l'art. 39, quello cioè di consentire ai rivenditori di giornali di tutelarsi dai soprusi degli editori e dei distributori restituendo forniture in esubero.
Se adesso dovremo rispettare il periodo di permanenza stabilito dall'editore e conseguentemente restituire il prodotto solo dopo - minimo - un mese dalla consegna, ma che c.... di compensazione è!
Tutta la categoria ringrazia il Governo, i Parlamentari, i promotori di detta modifica, le lobby degli editori e dei distributori locali parafrasando il motto di Francesco Ferrucci: "Vili, voi uccidete degli uomini morti".