domenica 25 gennaio 2015

AMICI CUCCIOLOTTI 2015

Sabato 3 gennaio 2015 ho inviato alla Pizzardi Editore S.p.A. la seguente email:

In data 2 gennaio 2015, la locale agenzia di distribuzione ha veicolato alle rivendite di giornali gli album e le figurine in oggetto indicando, sulle bolle di consegna, il presunto richiamo in resa alla data del 31 ottobre 2015 ben oltre, quindi, il termine di giacenza previsto, per tali prodotti, dal vigente Accordo Nazionale.
Poiché anche nel decorso anno gli album e le figurine Amici Cucciolotti 2014 sono stati richiamati in resa dopo 306 giorni dalla data della prima fornitura, si può ragionevolmente affermare che codesta Società non abbia alcuna intenzione di rispettare il regolare termine di giacenza che, com’è noto, è fissato in sei mesi dalla data di consegna.
Premesso quanto sopra, si anticipa fin d’ora che lo scrivente, alla regolare scadenza del termine di cui sopra (e cioè al 1° luglio 2015) inviterà tutte le rivendite associate a restituire – anche in caso di mancato richiamo in resa – i prodotti in argomento.
Naturalmente, qualora codesta Azienda volesse avvalersi di un maggiore periodo di permanenza in edicola, rimaniamo a disposizione per concordare modalità e condizioni economiche diverse da quelle attuali.
Distinti saluti

Ovviamente, almeno fino ad oggi, nessuna risposta.
Il fatto che i prodotti di cui parliamo abbiano vendite considerevoli non significa che l’editore possa imporre permanenze “bibliche” perché se è vero che gli edicolanti guadagnano qualcosina è altrettanto vero che guadagna anche, e soprattutto, l’editore.
Non mi pareva di aver chiesto la luna, ma solo di parlare, di capire se, in cambio di una permanenza più lunga, poteva esserci un qualche beneficio per la categoria dei giornalai.
Mi sono illuso; gli editori continuano a ignorare gli edicolanti: sono solamente dei “paria “ la cui traduzione corretta, secondo Wikipedia, non è intoccabili ma oppressi. Condivido pienamente.