venerdì 30 novembre 2012

PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE

E' molto importante prestare la massima attenzione a quanto riportato nella circolare qui riprodotta:


NOI NON CI STIAMO


Questo il comunicato stampa di SNAG, SINAGI e USIAGI (clicca qui) in merito alla firma apposta da Fenagi e Cisl per gli abbonamenti in edicola.
Mi sembra giusto riportare anche quello delle due organizzazioni che, con incomprensibile remissività, hanno sottoscritto l’accordo:

“Il Protocollo prevede:
1) Un anno di sperimentazione durante il quale le parti verificheranno la convenienza economica, le modalità e la qualità di erogazione del servizio;
2) La possibilità di rivedere annualmente la percentuale prevista per il rivenditore, fissata per il primo anno al 10% sul prezzo nominale di cessione al pubblico indicato sulla testata;
3) L’istituzione di un Gruppo di lavoro specifico composto da quattro rappresentanti degli editori e da quattro rappresentanti dei rivenditori (due designati dalla FENAGI e due designati dalla FELSA CISL) per monitorare puntualmente l’intero processo;
4) Per quanto riguarda la promozione di nuovi abbonamenti (sia di quotidiani che di periodici) effettuata a cura dell’edicolante, sarà riconosciuta, con modalità da definirsi ad hoc con la singola testata, un compenso aggiuntivo, tale da evitare fenomeni di cannibalizzazione delle copie;
5) Va, infine, sottolineato che la sperimentazione sarà effettuata solo nelle aree individuate dal Gruppo di lavoro.”

Niente di più, nulla di meglio di quanto “suggerito” dalla FIEG nella bozza che era già stata predisposta prima degli incontri. Dove è finita la condizione posta dalla Fenagi, riportata sul suo sito in data 31 ottobre 2012, che invitava la FIEG a riconoscere “un significativo aumento dell’aggio per i rivenditori rispetto al 10% proposto"?
Quali armi hanno usato i funzionari FIEG per convincerla che 10 per cento era e 10 per cento rimaneva? E il compenso totale per il rivenditore che farà la promozione di nuovi abbonamenti sarà superiore al 19 per cento o sarà poco di più del 10 per cento?

Non ho risposte, o meglio non posso scriverle qui.

giovedì 29 novembre 2012

... NO, GRAZIE.


mercoledì 28 novembre 2012

CISL E FE.NA.GI.-CONFESERCENTI HANNO FIRMATO LA MORTE DELLE EDICOLE


E’ di ieri sera la notizia che CISL e FENAGI-CONFESERCENTI hanno sottoscritto il vergognoso accordo proposto dalla F.I.E.G. sugli abbonamenti in edicola. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’aggio riconosciuto ai rivenditori per tale operazione sarà del 10%, corrispondente, quindi, alla miseria offerta con “carità pelosa” dagli editori e giustamente rifiutata da tutti gli altri Sindacati di categoria, SNAG, SINAGI, UIL e USIAGI. Non ho ancora la certezza su tale percentuale, ma anche se fossero uno o due punti in più sarebbe comunque un grosso affare solo per gli editori, una grande fregatura per gli edicolanti, una macchia incancellabile su coloro che, sottoscrivendo accordi al ribasso, affossano una categoria che sta attraversando una crisi tremenda.
Sono molto curioso di leggere con quali giri di parole le due organizzazioni firmatarie cercheranno di giustificare la loro sottomissione agli interessi degli editori.
Nell’attesa ed evitando inutili chiacchiere e voli pindarici cerchiamo di capire dove sta la fregatura per gli edicolanti.
Al presente gli abbonamenti, nonostante i super sconti offerti dagli editori, rappresentano una quota ridotta del mercato (circa il 6% per i quotidiani e circa il 10% per i periodici). Supponiamo – ma è pura utopia – che TUTTI gli attuali abbonati decidano di abbandonare il servizio postale scegliendo il ritiro in edicola.
Gli edicolanti avrebbero quindi un incremento dei loro clienti del 10 per cento che, visto il periodo di crisi, non sarebbe da sottovalutare.  
Facciamo però un esempio.
Ho 10 clienti che ogni settimana mi comprano Panorama, su ogni copia ricavo € 0,5632 che moltiplicati per 500 (totale copie annue) mi danno un ricavo annuo totale di € 281,60.
Grazie al nuovo accordo avrò un cliente in più che ritirerà in edicola la sua copia di Panorama in abbonamento che, al 10%, mi darà un ricavo di € 0,2964 ovvero un ricavo annuo supplementare di € 14,82. Non è molto ma bisogna sapersi accontentare, ci diranno la CISL e la FENAGI-CONFESERCENTI.
Riassumendo, la vendita di 11 copie di Panorama (10 clienti “normali” + 1 abbonato) mi darà un ricavo annuo di €296,42.
Sicuramente però almeno due dei miei clienti “normali”, convinti dalla mega offerta di sconto proposta dalla Mondadori (75 – dico settantacinque per cento di sconto), sottoscriveranno l’abbonamento scegliendo la domiciliazione in edicola (tanto comunque ci passavano già e sanno che possono contare sulla nostra professionalità). Io non perdo una copia: 11 clienti avevo, 11 rimangono. Solo che adesso ho 8 clienti “normali” + 3 abbonati.
Rifacciamo i conti.
8 copie normali x 50 uscite x  € 0,5632 fanno un ricavo annuo di € 225,28.
3 copie in abbonamento x 50 uscite x € 0,2964 danno un ricavo annuo di € 44,46.
In totale, con 11 clienti, il mio ricavo annuo sarà quindi di € 269,74 ovvero inferiore di € 11,86 a quello che avevo prima con 10 clienti. E’ proprio un accordo “vantaggioso” quello sottoscritto dalla CISL e dalla FENAGI-CONFESERCENTI! Lavorare di più e guadagnare di meno. E’ questo che vogliono i loro associati ?

giovedì 22 novembre 2012

SOVRASCONTI NATALIZI

Si sta avvicinando il Natale e, come ben sapete, questo è il periodo nel quale vengono corrisposti, direttamente sulla bolla di consegna, i sovrasconti previsti dal vigente Accordo Nazionale.
Ad oggi le pubblicazioni consegnate con sovrasconto sono oltre centocinquanta e, per il momento, abbiamo rilevato un solo errore da parte dell'agenzia di distribuzione, errore che sarà prontamente corretto sulla bolla di domani 23 novembre.

mercoledì 21 novembre 2012

RENDERE SUBITO

I rivenditori che hanno in edicola la testata sotto riprodotta sono invitati a renderla immediatamente all'agenzia di distribuzione in quanto risulterebbe che nella stessa sarebbero contenute pubblicazioni destinate a pubblico adulto anziché a bambini. Il fatto si è verificato a Venezia, è stato riportato dalla stampa locale e pare che il Codacons abbia presentato un esposto alla Procura.