mercoledì 28 novembre 2012

CISL E FE.NA.GI.-CONFESERCENTI HANNO FIRMATO LA MORTE DELLE EDICOLE


E’ di ieri sera la notizia che CISL e FENAGI-CONFESERCENTI hanno sottoscritto il vergognoso accordo proposto dalla F.I.E.G. sugli abbonamenti in edicola. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’aggio riconosciuto ai rivenditori per tale operazione sarà del 10%, corrispondente, quindi, alla miseria offerta con “carità pelosa” dagli editori e giustamente rifiutata da tutti gli altri Sindacati di categoria, SNAG, SINAGI, UIL e USIAGI. Non ho ancora la certezza su tale percentuale, ma anche se fossero uno o due punti in più sarebbe comunque un grosso affare solo per gli editori, una grande fregatura per gli edicolanti, una macchia incancellabile su coloro che, sottoscrivendo accordi al ribasso, affossano una categoria che sta attraversando una crisi tremenda.
Sono molto curioso di leggere con quali giri di parole le due organizzazioni firmatarie cercheranno di giustificare la loro sottomissione agli interessi degli editori.
Nell’attesa ed evitando inutili chiacchiere e voli pindarici cerchiamo di capire dove sta la fregatura per gli edicolanti.
Al presente gli abbonamenti, nonostante i super sconti offerti dagli editori, rappresentano una quota ridotta del mercato (circa il 6% per i quotidiani e circa il 10% per i periodici). Supponiamo – ma è pura utopia – che TUTTI gli attuali abbonati decidano di abbandonare il servizio postale scegliendo il ritiro in edicola.
Gli edicolanti avrebbero quindi un incremento dei loro clienti del 10 per cento che, visto il periodo di crisi, non sarebbe da sottovalutare.  
Facciamo però un esempio.
Ho 10 clienti che ogni settimana mi comprano Panorama, su ogni copia ricavo € 0,5632 che moltiplicati per 500 (totale copie annue) mi danno un ricavo annuo totale di € 281,60.
Grazie al nuovo accordo avrò un cliente in più che ritirerà in edicola la sua copia di Panorama in abbonamento che, al 10%, mi darà un ricavo di € 0,2964 ovvero un ricavo annuo supplementare di € 14,82. Non è molto ma bisogna sapersi accontentare, ci diranno la CISL e la FENAGI-CONFESERCENTI.
Riassumendo, la vendita di 11 copie di Panorama (10 clienti “normali” + 1 abbonato) mi darà un ricavo annuo di €296,42.
Sicuramente però almeno due dei miei clienti “normali”, convinti dalla mega offerta di sconto proposta dalla Mondadori (75 – dico settantacinque per cento di sconto), sottoscriveranno l’abbonamento scegliendo la domiciliazione in edicola (tanto comunque ci passavano già e sanno che possono contare sulla nostra professionalità). Io non perdo una copia: 11 clienti avevo, 11 rimangono. Solo che adesso ho 8 clienti “normali” + 3 abbonati.
Rifacciamo i conti.
8 copie normali x 50 uscite x  € 0,5632 fanno un ricavo annuo di € 225,28.
3 copie in abbonamento x 50 uscite x € 0,2964 danno un ricavo annuo di € 44,46.
In totale, con 11 clienti, il mio ricavo annuo sarà quindi di € 269,74 ovvero inferiore di € 11,86 a quello che avevo prima con 10 clienti. E’ proprio un accordo “vantaggioso” quello sottoscritto dalla CISL e dalla FENAGI-CONFESERCENTI! Lavorare di più e guadagnare di meno. E’ questo che vogliono i loro associati ?

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